Curiosità:

Maria Orsini Natale, di Torre Annunziata, autrice del libro "Francesca e Nunziata", non è mai andata sul set del film per paura di disturbare. Del resto aveva già incontrato Lina e Sofia. Infatti il nipote- attore della scrittrice, Domenico Orsini,che in questo film ha il ruolo di Enrico, uno dei figli di Francesca, aveva portato il libro ancora manoscritto a Lina Wertmüller, che conosceva bene perché già in precedenza aveva lavorato con lei. La Wertmüller e il marito Enrico Job hanno fatto leggere il romanzo a Sofia che ha subito accettato la parte.

Sophia Loren è tornata a lavorare in Italia dopo dieci anni di assenza: Il suo ultimo ciak nella penisola è datato 1990, sul set di "Sabato, Domenica e Lunedì" sempre per la regia di Lina Wertmuller.

Giancarlo Giannini aveva già lavorato con la Loren in "Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova", con la regia sempre della Wertmuller.

Per Claudia Gerini era la prima volta che veniva diretta dalla Wertmuller. "Non mi sembrava vero, ho letto il copione in fretta e naturalmente non ho avuto alcuna esitazione. Avevo incontrato la Loren a Milano, a cena con Armani, e ne ero stata rapita: avevo gli occhi sempre su di lei…"(da Il Mattino del 11/10/2000)

Tantissime ragazze, anche di Napoli ed Ischia, hanno marinato la scuola per strappare un autografo al sogno proibito delle italiane, Raoul Bova. Musi lunghi, lacrime e fazzoletti al vento per il giorno della sua partenza.

Otto edizioni e oltre 35.000 copie vendute in Italia: questi i numeri del successo di Francesca e Nunziata pubblicato da Avagliano Editore. All’estero è stato tradotto in Germania e Austria dalla Casa Editrice Piper e in Olanda dalla Byblos. Il romanzo è stato adottato in numerosi istituti scolastici come testo di lettura e di ricerca nel settore dell’arte pastaia e della cultura gastronomica mediterranea in generale.

Grande cena sabato 24/11/2000 al ristorante Sent’Co’ per salutare la Loren in partenza la domenica seguente per Napoli. Presente tutta la troupe e le autorità cittadine. Al tavolo con la Loren: il sindaco Muro, il vice Lubrano, l’Assessore alla Cultura Scotto di Carlo, Antonio Barone, il produttore Adriano Ariè, il capo ufficio stampa di Mediaset, Lina Wertmuller e il marito Enrico Job.Ecco parte del menù: antipasto di mare, frittelle con zucchine, risotto alla pescatora, pasta e fagioli con cozze condite con succo di limone.

I procidani, Teresa Scotto di Gregorio e Vincenzo Piro, scelti rispettivamente, per alcuni passaggi in carrozza, come controfigure di Sophia Loren e Giancarlo Giannini.

Il giorno 15/11/2000, durante le riprese si è verificato un curioso episodio. La Gerini e Bova stavano ripetendo per la quarta volta, e finalmente con successo, la scena della prima carezza di Federico che seduce Nunziata, quando il ronzio della cinepresa è stato sopraffatto dalle grida improvvise, provenienti da un orto vicino, dov'era in corso un litigio tra moglie e marito. Al grido insistente della donna "T'aggio accìrere", la Wertmuller ha imbracciato il megafono e ha urlato impaziente:"D'accordo signora, ma faccia presto".

Sophia Loren: "Raoul Bova.Il mio preferito tra gli attori giovani".

Sulla spiaggia della Corricella, a Procida, tra i curiosi c’era anche il fotografo Vincenzo Conte, 83 anni, di Pozzuoli. "Foto Conte. Si chiamava così la mia ditta. Io sono stato il primo a fotografare Sophia. Aveva più o meno 14 anni. La madre venne da me perché voleva lanciare la figlia. E mi chiese aiuto".

Tutti gli attori hanno alloggiato all’albergo "La casa sul mare". Lina Wertmuller e il marito Job hanno affittato, invece, la splendida casa, a picco sul mare della Chiaia, di proprietà del farmacista Enzo Barone.

Nella scena all’Abbazia di S Michele, ha recitato anche il curato Don Luigi Fasanaro

Rassegna stampa:

Da "Il Mattino" del 12/11/2000 In occasione del suo arrivo oggi a Procida per interpretare il film di Lina Wertmuller "Francesca e Nunziata" Sophia Loren ha scritto questa lettera aperta ai napoletani: Tutte le volte che il mio lavoro mi conduce a Napoli mi prende una indicibile emozione. Qui, lo sapete bene, ho le mie radici. Radici che non ho permesso a nessuno di sradicare: mangio e parlo "napoletano" perché solo così mi sento a mio agio. E poi, diciamoci la verità, una città così viva, gioiosa, con un mare ineguagliabile, non si può fare altro che amarla per tutta la vita. Recentemente sono stata in Brasile. Non ci avevo mai messo piede. Sono rimasta incantata quella terra, perché la gente e tutto il resto vi somiglia: la stessa carica di allegria, lo stesso calore umano; mi è sembrato proprio di stare a Napoli. "Il Mattino" mi ha dato l’opportunità di ricambiare il Vostro affetto. Grazie tante. Sento che mi volete bene, ma non potete immaginare quanto ve ne voglio io.

Da "Il Mattino" del 25/11/2000 Sophia Loren su Procida e i Procidani: "Sono felice ma anche triste. Lascio un'isola splendida, un posto incantato. Appena messo piede a Procida mi sono sentita come abbracciata dalla sua gente. Ho trovato ovunque persone splendide, dalle più semplici alla classe dirigente. Ho lavorato benissimo, circondata dall'affetto e dalla simpatia di tutti, sempre discreti, mai soffocanti. ...Non ho avuto il tempo di visitare bene Procida, - dice - ma i suoi panorami e la sua gente sono meravigliosi. L'ho già detto a mia sorella Maria. Ho un sogno e spero possa avverarsi: sì, mi piacerebbe avere una casa sul mare di Procida. Qui, nella baia incantata della Corricella, a Punta Pizzaco, sulla strada panoramica che guarda Capri, senti e vivi dei ritmi lenti, naturali, lontano dal caos delle città, che attenuano lo stress della vita moderna. E poi, che magnificenza i palazzi antichi, alcuni con soffitti e pareti ricchi di affreschi, che si tuffano in agrumeti sempreverdi a picco sul mare. Ripeto, non so se riuscirò ad avere una casetta, ma nell'isola certamente ci ritornerò. Voglio portarci i miei figli". La Loren è in grande forma. Sfoggia un abito lungo, turchese. Un grande cappello piumato la protegge da qualche goccia di pioggia. Ha appena ricevuto da una delegazione cittadina (il sindaco Muro, il vice Lubrano, l'assessore alla cultura Scotto di Carlo) un quadro, opera della pittrice isolana Teresa Barone. "L'ho detto anche agli amministratori: - conclude - proteggete quest'isola, è davvero un paradiso. La mia è stata una scoperta e un'esperienza straordinarie. Grazie Procida!".

Da "Il Mattino" del 15/11/2000 Raoul Bova su Procida: "Confesso il mio peccato: non la conoscevo, se non superficialmente, di nome. E’ stata una piacevole sorpresa. Qui si vive come in un paradiso. C’è bellezza, quiete, umanità, tanta semplicità. Questo posto è meraviglioso"

Da "Il Mattino" del 14/11/2000 Claudia Gerini su Procida: "La conoscevo solo di nome. Sono arrivata da un giorno, ma l’isola mi è già entrata dentro. Procida la vedo ruvida,aspra, scontrosa. Ma anche tanto vera, autentica".

Da "Il Mattino" del 23/11/2000 Giancarlo Giannini su Procida: " A Procida vengo da tempo. Da quando da giovane, per un periodo ho abitato a Pozzuoli, vicino alla Solfatara, proprio nella zona in cui aveva risieduto la Loren"

Da "Isole & Isole" (nov. – dic. 2000) Un’isola di celluloide A tutto cinema l’autunno – inverno dell’"isola di Arturo". E’ in calendario per metà Novembre, l’inizio delle riprese del nuovo film della Wertmuller, con un cast d’eccezione: Sophia Loren, G. Giannini, R. Bova, C. Gerini. Procida, dunque, dopo il successo straordinario de "Il Postino", e la vetrina nazionale fornita da fortunati spot commerciali legati al mare ed alle architetture mediterranee, si conferma un set naturale denso di suggestione e scorci unici: le riprese costituiscono un’occasione eccezionale per un incontro ravvicinato con attori, attrici e personaggi del jet-set.

FRANCESCA E NUNZIATA.